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Le Mag
Settembre 2021
Per la sua prima collaborazione con Roche Bobois, il designer catalano Eugeni Quitllet firma una linea di tavoli, sedie e poltrone, dall’estetica biomorfe e dalle finiture raffinate.
Ispirata dagli esseri viventi, la collezione si articola attorno al principio di dissociazione degli elementi o, come dice Eugeni Quitllet, delle “molecole”, per metterle in evidenza come organi che compongono un corpo:
Ogni gamba del tavolo è come fosse un materiale animato, che lancia un tentacolo verso il centro del piano creando così uno spazio tra i due, separandoli; il piano è disegnato come una cellula orizzontale, sezionata per mostrare di cosa sia fatto il suo cuore.
Per i materiali, Eugeni Quitllet ha voluto raccontare due versioni della stessa storia:
- La prima è lucida e laccata, racconta pienamente la plasticità delle forme in movimento
- La seconda è in legno di frassino: massiccio per le gambe, con un’impiallacciatura fiammata per il piano. Racconta il tempo che ha levigato e arrotondato gli angoli.
Per le sedie, la suggestione è ancora quella della divisione cellulare: la seduta e lo schienale sembrano dividersi e dissociarsi…sempre l’idea del movimento. E qui ancora le gambe affusolate dai richiami scandinavi sono indipendenti dalla seduta. Infine, la poltrona relax riprende gli stessi codici, lavorati diversamente: la seduta è unificata, ma il poggia testa afferma allgramente la sua gemellarità.
Eugeni Quitllet è diplomato alla scuola d’arte di Barcellona «La Llotja». Il suo vocabolario creativo supera il semplice rapporto funzione/stile per scoprire oggetti ancora sconosciuti alla loro epoca. Fra disegno, scultura e archeologia contemporanea, Eugenie Quitllet rivela letteralmente delle silhoutte nascoste nei materiali, degli scheletri di oggetti ultra plastici la cui eleganza gioca spesso con humor, fra pieno e vuoto.